Mike Francis nasce a Firenze il 26 aprile 1961 e già da giovanissimo mette in luce le sue qualità di musicista precoce.
Infatti a 14 anni forma la sua prima band con un gruppo di amici conosciuti
a scuola: l'Istituto di Studi Americano di Roma, da qui la naturale predisposizione
a scrivere i testi in inglese. Dopo queste esperienze "adolescenziali",
approda giovanissimo al suo primo contratto discografico. Realizza quindi
il suo primo album, di cui fa parte "Survivor": hit single che
arriva fulmineamente ai vertici della maggior parte delle charts europee.
Il rapido successo internazionale non disorienta il giovane artista che
abbina all'attività di solista, di autore ed interprete una serie
di collaborazioni con artisti prestigiosi.
Tra questi citiamo la grande Amy Stewart, per la quale compone "Friends",
brano che si piazza nelle top ten di tutto il mondo.
Negli anni successivi realizza altri album che consolidano ulteriormente
le posizioni raggiunte nel "music box internazionale". Compone
inoltre musiche per film sia per il cinema che per la televisione. A questo
punto Mike Francis si prende una pausa di riflessione, durante la quale,
però, si concentra sulla realizzazione di brani in lingua italiana.
In questo senso collabora con Mogol e Pasquale Panella, ovvero i due parolieri
più prestigiosi presenti in Italia.
Escono tra il 1990 ed il 1998 quattro album dei quali tre completamente
in lingua italiana ed in quel periodo va per due volte nelle Filippine
per due trionfali tour dai quali restano un album "Live in
Manila" e
due straordinari "home video".
Negli ultimi mesi del 1999 esce l'album "All Rooms with a
View".
Tante finestre, tanti punti di vista, tanti pensieri, come un hotel affacciato
su una città o sul mare. Come le canzoni, che sono il mio modo di
descrivere quello che si vede e quello che si sente. "Tutte Camere
con Vista". Perché un titolo così? Probabilmente perché una
canzone è proprio questo. Il gesto interiore di affacciarsi su una
particolare realtà, su una sensazione, su un ricordo e rappresentarla.
Il tentativo di cristallizzare in un'immagine sonora o in una frase "quel
momento", farlo proprio e trasmetterlo ad altri.
In altre parole la voglia, il desiderio che da sempre caratterizzano il
lavoro di un
artista e lo distinguono dalle persone comuni. E' quello che
Mike Francis ha sempre fatto,
con coerenza e passione,
collocandosi artisticamente in
un'area dove, al di fuori mode
e tendenze, la sua musica è
un'ideale elemento di crossover
capace di colpire nel segno anche
a distanza di anni.
E' il senso di "All Rooms with a
View", un disco che ci proietta nel
mondo musicale di Mike Francis e ce ne prospetta diverse angolature. E' così che scopriamo,
o riscopriamo, che canzoni come "Survivor" (il suo primo
grande successo) fino alle più recenti
produzioni, hanno il filo conduttore
di un'eleganza e di una musicalità
rare. Non una semplice raccolta,
ma un viaggio attraverso il mondo
musicale di un'artista importante,
visto forse affacciandosi da "altre
finestre" e scoprendo così come un brano è importante
anche quando si cambia arrangiamento.
Un'altra costante è la lingua inglese,
perché il mondo sonoro di Mike
Francis è stato sempre questo.
Perché le pur importanti digressioni
in italiano dei primi anni '90,
pur importanti e suggellate dal
contributo di Mogol e Lino Panella, non lo rappresentavano
totalmente.
"All Rooms With A View", non un disco per ricordare, ma un disco per guardare avanti, per affacciarsi a una finestra sul 2000, che magari non sarà così diverso dal mondo in cui viviamo, ma dove Mike Francis vuole continuare a proporre il proprio "punto di vista", magari cambiando città, finestra, hotel, ma dove tutte le camere devono essere con vista.